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Cesto di frutta…estiva!

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State pensando al pranzo di Ferragosto? Ecco l’idea per servire una fresca macedonia in modo simpatico e colorato!

Ingredienti:

– anguria media (circa 10 kg)

– fragole

– mirtilli neri

– melone

– foglie di menta selvatica

– uva 

La preparazione è semplicissima, riservatevi solo un po’ di tempo per “studiare” il taglio nel modo corretto. Come sempre accade in cucina, coinvolgendo i piccoli diventa un gioco di creatività di cui poi loro vanno molto fieri!

Livellate il fondo dell’anguria tagliandone un po’ di scorza.

Tagliate nella parte superiore due quarti di anguria lasciando una bella fetta centrale.

Scavate l’interno con un cucchiaio e rifinite i bordi incidendo con un piccolo coltellino.
Ora non resta che fare a pezzettoni l’anguria e il melone e aggiungere tutta la frutta.

Ricoprite con della pellicola e riponete in frigorifero fino al momento di servire.

Le foglie di menta daranno un tocco di freschezza e aiuteranno a conservare la frutta, senza dover aggiungere limone o zucchero.

Buon Ferragosto!


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Risotto con cime di broccolo e zafferano

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20161103_195150.jpgTutti sappiamo quanto sia importante variare l’alimentazione e prediligere la verdura di stagione, ma sarete concordi con me che non è facile combinare i doni della Natura in autunno, soprattutto con i bambini… Per fortuna ho scoperto questa ricetta per un saporito risotto autunnale, risultata molto apprezzata. Inoltre, non essendoci bisogno del brodo, è anche veloce!

Ingredienti per 5 persone (2 adulti e 3 bambini)

  • 1 testa di broccolo
  • mezza cipolla
  • 1 bustina di zafferano
  • 2 bicchieri di riso Vialone nano
  • Olio evo, sale, pepe
  • Burro e parmigiano per mantecare

Per prima cosa lavate le come di broccolo, tagliatele a pezzetti e lessatelo (al dente), conservando il brodo di cottura.

Mettete ad appassire la cipolla sminuzzata, quindi saltate il broccolo per qualche minuto.

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Mettete da parte metà della verdura e aggiungete il riso per farlo tostare. Se vi piace, sfumate con del vino bianco (io non vado matta e salto questo ingrediente), quindi aggiungete il brodo del cavolo – che “del cavolo” proprio non è! – e proseguite la cottura come si addice ad un risotto.

Dopo 5 minuti aggiungete lo zafferano.

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A cottura quasi ultimata versate i pezzi di broccolo rimasti, quindi mantecate con burro e parmigiano.

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L’autunno è servito!

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Archiviato in:Primi piatti

Torta pere e cioccolato

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La torta dell’autunno? Non c’è dubbio, è questa: soffice, cioccolatosa, con la dolce consistenza delle pere.

Ottima in ogni momento della giornata!

Ingredienti:

  • 150 g di cioccolato fondente 70%
  • 4 pere Abate
  • 200 g di farina bianca 00
  • 50 g di farina di fecola
  • 200 g di zucchero
  • 1 bustina di lievito in polvere
  • 3 uova
  • 100 g di burro
  • 150 ml di latte
  • Zucchero a velo

Preparate le pere, tagliandone 2 a pezzetti e 2 a fettine.

Sciogliete il burro e il cioccolato in un pentolino a fuoco bassissimo.

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Miscelate le farine con lo zucchero e il lievito, quindi aggiungete le uova e il latte.

Per ultimo amalgamate il cioccolato fuso e i pezzetti di pera.

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Trasferite il composto in una tortiera rivestita con carta da forno (bagnata e strizzata) e disponete le fettine di pera a raggiera.

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Spolverizzate con dello zucchero di canna e cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 35 minuti  (statico) e poi altri 20 (ventilato).

Quando è raffreddata, non rimane che decorare con una spolverata di zucchero a velo. Gnam.

 

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Archiviato in:Torte e dolcetti

Ciambella ricotta e cacao

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Una ciambellona morbida, veloce da fare e tutta da gustare.

Ingredienti:

  • 100 gr di burro sciolto
  • 4 uova
  • 200 gr di zucchero
  • 300 gr di ricotta
  • 75 ml di latte
  • 300 gr di farina 00
  • 1 bustina di lievito in polvere per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • 40 gr di cacao amaro

Montate nel robot le uova con lo zucchero e il sale, quindi aggiungete la ricotta, il latte, il burro e infine la farina con il lievito. Se fosse necessario aggiungete del latte (la consistemza della ricotta è sempre un’incognita)

Trasferite metà impasto in una ciotola e aggiungete il cacao amaro.

Imburrate uno stampo da ciambella e trasferite i due impasti, alternandoli.

Infornate a 180 gradi per circa 40 minuti.

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Archiviato in:Torte e dolcetti

Una zuppa di sasso

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Un vecchio lupo che si inventa una zuppa speciale, con un ingrediente che può sembrare banale e non si cuoce mai…

Una bella storia per riflettere sui pregiudizi e sul valore della convivialità, quando ognuno mette qualcosa di sè.


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Risotto zucca e rosmarino, mantecato con Il Gallio (Pennarone affumicato)

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Stasera ci siamo rubati il risotto! Non servono altre  immagini per sottolineare la bontà di tre ingredienti semplici che insieme creano un gusto … che va a ruba!

Ovviamente l’ingrediente principe è Il Gallio, un formaggio tenero prodotto ad Asiago, il Pennarone, affumicato poi in modo naturale. Nel sito del Caseificio Pennar, che con passione lo produce, viene descritto come “un prodotto che assembla le caratteristiche migliori dei formaggi dolci dell’arco alpino: il suo sapore rievoca caratteristiche tipiche del formaggio Asiago, del Latteria e del Fontina, armoniosamente unite con sapiente maestria”.

È perfetto per mantecare: si scioglie e fila, rilasciando gli aromi dell’affumicatura.
Insomma, avete capito che il risotto lo fa Il Gallio, tutto il resto è una semplice ricetta che per comodità vi riassumo.

Ingredienti per 5 persone  (2 adulti e 3 bambini):

– 200 g di zucca già pulita;

– 1 rametto di rosmarino;

– 2 bicchieri e mezzo di riso Vialone nano o Carnaroli;

– una manciata de Il Gallio a pezzetti;

– 1 litro circa di brodo vegetale (carota, cipolla e sedano);

– mezza cipolla;

– olio evo, sale e pepe q.b.

Preparate il brodo vegetale; nel frattempo tagliate la zucca a pezzetti e sminuzzate le foglie di rosmarino.

Mettete a soffriggere la cipolla, aggiungete la zucca e il rosmarino, fate rosolare qualche istante, quindi aggiungete un po’ di brodo e lasciate cuocere per circa 10 minuti.

Quando la zucca è tenera aggiungete il riso, fate asciugare e quindi procedete come un qualsiasi risotto, mescolando di continuo, aggiungendo brodo quando serve e regolando di sale e pepe.

Quando manca poco alla cottura desiderata del riso, aggiungete Il Gallio e mantecate per farlo sciogliere.

Io non aggiungerei niente altro: si impiatta così, semplice e “rotondo”, pronto a farsi rubare.

–  


Archiviato in:Primi piatti

Zuppa Cimbra

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Di una giornata sulla neve nell’Altopiano di Asiago, con gli sci da fondo, rimangono tante cose: paesaggi, sole, silenzi, meraviglia e perché no anche fatica…fatica quella bella, che aumenta la soddisfazione di esserci e che si fa presto a compensare, per esempio con un semplice pranzo in un rifugio sperduto…E così ho portato a casa anche una ricetta, da rifare ai fornelli e per tutta la famiglia. 

Ingredienti per 6 persone

– 350 g di orzo perlato

– 1 carota

– 1 costa di sedano

– 1 patata grande

– 1 porro

–  1 zucchina

– 1,5 hg di Speck di Asiago affettato

– 1 mazzetto di erba cipollina

– qualche fetta di pane

– grana grattugiato

– 1 hg di burro

– 2 litri circa di brodo di carne.

Lavate e mondate le verdure, tagliatele a piccoli cubetti e mettetele a rosolare con il burro (in dose abbondante perché ci vuole!) e un po’ di brodo perché non attacchino.

Quando le patate sono morbide aggiungete l’orzo risciacquato (se lo prendete integrale dovrete rispettare il tempo dell’ammollo) e fate insaporire qualche minuto. Quindi coprite con il brodo e fate cuocere per circa 40 minuti, aggiustando di sale (non troppo) e pepe.

Aggiungete brodo ogniqualvolta la zuppa si asciuga e solo alla fine insaporite con lo speck tagliato a listarelle sottili (tenendo qualche fetta per la decorazione) e il formaggio grana.

Trasferite nelle ciotole, cospargete con erba cipollina tritata e decorate con una fetta di pane e speck.

È di sicuro un piatto semplice ma confortevole, che potete “alleggerire” usando acqua al posto del brodo.

Se siete curiosi della cultura cimbra, che ha radici anche nell’Altopiano di Asiago, potete curiosare qui.


Archiviato in:Primi piatti

Frittelle di mele…con Strauben finale!

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A Carnevale ogni fritto vale…e, per cambiare, oggi si friggono le mele! La ricetta è tipica tirolese, come quella della Strauben, la grande frittella che sembra un ricamo: fatta con la pastella avanzata, è uno sfizio in più che oggi ci si può concedere.

Ingredienti per circa 25 frittelle e una Strauben:
– 3 mele

– 2 uova

– 5 cucchiai di zucchero semolato

– 1 bicchiere abbondante di latte

– 200 g di farina bianca

– mezza bustina di lievito

– 1 cucchiaino di cannella in polvere

– 2 cucchiai di cherry (o brandy)

– 1 limone

– zucchero a velo

– 1 litro di olio di semi di arachidi per friggere.

Preparate per prima cosa la pastella: mescolate le uova con 4 cucchiai di zucchero, poi aggiungete il latte, lo cherry, la cannella e la farina setacciata con il lievito. Amalgamate bene per evitare grumi, e lasciate riposare per almeno mezz’ora.

Nel frattempo preparate le mele: sbucciatele, togliete il torsolo e fate delle fette dello spessore di circa mezzo centimetro. Irroratele con il succo di limone e un cucchiaio di zucchero.

Quando l’olio è pronto, immergete le fette di  mela nella pastella e tuffatele per la frittura.

Vanno girate una volta e cotte fino a diventare dorate. Ora non resta che farle asciugare su un piatto con della carta assorbente e cospargerle di zucchero a velo.

Con la pastella avanzata (circa un mestolo) si può fare una Strauben, utilizzando un imbuto. L’olio è già caldo: trasferite la pastella nell’imbuto chiudendone l’estremità con un dito. Posizionatevi sopra la padella, quindi lasciate andare l’impasto disegnando velocemente dei cerchi concentrici e che si accavallano. Girate la frittella una volta e servitela con un po’ di marmellata di fragole o frutti di bosco.


Archiviato in:Dessert, di Carnevale

Risotto alle ortiche con Asiago mezzano

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Oggi ho coinvolto le mie bimbe nel raccogliere erbe di campo: loro ortiche, io tarassaco. Armate di guanti fucsia ne hanno raccolto un bel sacchetto, cercando le foglie più piccole e sane. E con grande meraviglia del piccolino, quando lo convincevo che le ortiche una volte cotte non sono più urticanti, ne è uscito un buonissimo risotto, dal gusto di Natura: fresco, generoso, salutare.

Ingredienti per 5 persone (2  adulti e 3 bambini):

– 400 g di ortiche (con lo stelo)

– 1 litro di brodo vegetale

– 2 bicchieri di riso Vialone nano

– 1 porro 

–  burro 

– Asiago mezzano per mantecare

Per prima cosa preparate il brodo vegetale  (sedano, cipolla, carota).

Staccate le foglie di ortica dagli steli (sempre con i guanti) e lavatele bene.

In un tegame mettete un filo d’olio, quindi aggiungete le foglie di ortica e mezzo bicchiere d’acqua. Cuocetele per circa 10 minuti.

Nel frattempo affettate finemente il porro e fatelo appassire in un po’ d’olio.

Aggiungete il riso e fatelo tostare, quindi iniziate la cottura del riso con il brodo.

Dopo 5 minuti potete aggiungere le foglie di ortica, sminuzzate con un coltello o frullate se preferite un colore più uniforme del risotto.

A cottura quasi ultimata mantecate il risotto con del burro e dei cubetti di Asiago mezzano (se  di malga come il nostro ancora meglio!).

Ai bimbi è piaciuto, ai grandi anche di più: la soddisfazione di aver raccolto le ortiche passeggiando in relax gli dà ovviamente quel gusto ulteriore…da provare!


Archiviato in:Erbe aromatiche, Primi piatti

Fagottini di ricotta di Asiago su crema di asparagi verdi

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La Primavera nel piatto!

Prendetevi un paio d’ore da dedicare alla cucina e avrete un piatto bello da vedere, dai sapori delicati.

Ingredienti per 8 persone

Per le crespelle:

– 4 uova

– 200 gr di farina bianca

– 600 ml di latte

– sale

Per la crema di asparagi:

– 500 gr di asparagi verdi

– mezzo litro di brodo vegetale

– 1 porro

– sale, pepe, olio

Per il ripieno:

– 600 gr di ricotta di Asiago

– basilico

– erba cipolina

Per prima cosa preparate la pastella per le crespelle, mescolando le uova con la farina, un pizzico di sale e il latte a filo. Lasciate riposare l’impasto per una mezz’oretta.

Nel frattempo pelate gli asparagi, mettendo da parte le punte; tagliateli a pezzetti e passateli in padella con un po’ d’olio e il porro sminuzzato.

Fate cuocere, coperti, per almeno un quarto d’ora aggiungendo il brodo vegetale. Alla fine frullate il tutto.

Preparate il ripieno: sminuzzate alcune foglie di basilico e di erba cipollina e mescolatele alla ricotta. La quantità di erbe è a piacere: potete anche aggiungere altre erbe aromatiche, come il timo o l’origano. Aggiustate di sale e pepe.

Cuocete le crespelle: un mestolo abbondante di impasto per ciascuna, girandole una volta.

Quando si sono raffreddate, riempite le crespelle con una cucchiata abbondante di ripieno e legatele, a mo’ di sacchettino, con una foglia di erba cipollina.

Disponete i fagottini in una pirofila, adagiateci delle noci di burro e delle scaglie di formaggio grana (Asiago mezzano nel mio caso) e infornate a 180 gradi per 20-25 minuti.

Nel frattempo scaldate in una padella un filo di olio e una noce di burro e fate saltare le punte degli asparagi, aggiungendo un po’ di brodo e aggiustando di sale e pepe.

Ora non vi resta che impiattare: nel fondo la crema di asparagi, da una parte il fagottino e infine le punte per decorare.

Vi chiederanno il bis: ma con le dosi che ho indicato un paio di crespelle in più le avrete!


Archiviato in:Primi piatti

Risotto con gamberetti di Mazara e zucchine

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Sarà che siamo in vacanza, sarà che soffia un forte Scirocco e il rischio di rimanere “sciroccati” è alto, ma questo è il piatto che ho preparato con più calma di sempre! Il risultato, grazie alle materie prime formidabili della splendida Sicilia e forse chissà, della lentezza, è stato super. La consiglio, perché facile e veloce…in condizioni normali!

Ingredienti per 5 persone (2 adulti e 3 bambini):

– 1 kg di gamberetti freschissimi

– 2 zucchine medie

– mezza cipolla

– 2 bicchieri abbondanti di riso Carnaroli

– prezzemolo 

– uno spicchio d’aglio

Con gamberi rosa così freschi non si poteva non preparare un saporito fumetto di pesce, che ha dato cremosità al risotto. Dopo aver tenuto da parte i gamberi più grandi, con pazienza Anna e Dario hanno eliminato tutti i carapaci, che ho messo semplicemente a sobbollire in pentola ricoperti d’acqua.

Nel frattempo ho messo a rosolare la cipolla tagliata finemente e ho aggiunto le zucchine tagliate a fettine.

Non appena le zucchine si sono ammorbidite ho aggiunto il riso e l’ho fatto tostare. Quindi ho continuato la cottura del riso con il fumetto dei gamberi. Solo dopo dieci minuti ho aggiunto i gamberetti sgusciati e regolato di sale e pepe.

Ho saltato in padella i gamberi più grandi con un po’ di olio e uno spicchio d’aglio.

A fine cottura del riso ho aggiunto il prezzemolo tritato e una spolveratina di pepe sul piatto.

Lentamente preparato, lentamente gustato. Che bella e buona vacanza!


Archiviato in:Pesce, Primi piatti

Filetti di branzino con pomodori Piccadilly e capperi

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Ho voglia di cucinare in vacanza: buon segno! D’altronde come si fa a resistere qui in Sicilia…dovunque frutta e verdura sono colorate e invitanti e basta dare un’occhiata al pesce per pensare ad una buona e veloce ricettina. Come questa, da abbinare ad un ottimo vino prodotto nella zona, ovviamente pieno di profumi e aromi fruttati!

Ingredienti per 5 persone (2 adulti e 3 bambini)
– 3 branzini pescati piccoli, puliti e filettati

–  una manciata abbondante di pomodorini Piccadilly

– 2 spicchi d’aglio

– una manciata di prezzemolo fresco

– capperi a piacere

Fate insaporire dell’olio evo in una padella con due spicchi d’aglio pelati, quindi aggiungete i pomodorini tagliati a piccoli pezzetti e il prezzemolo tritato.

Adagiate i filetti di branzino dalla parte della pelle, salate e pepate, quindi aggiungete i capperi (anche olive nere se vi piacciono).

Dopo un paio di minuti girate delicatamente i filetti per terminare la cottura  (al massimo ci vorranno 15 minuti in tutto).

Il vino che abbiamo provato e che ben si abbina è prodotto a Marsala, da un vitigno autoctono per eccellenza, il Grillo.


Archiviato in:Pesce, Secondi

I canederli ad Asiago!

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I canederli in Altopiano di Asiago li posso preparare solo con lo speck e il formaggio … di Asiago! Il risultato è super gustoso: lo speck è morbido e il formaggio si scioglie, filando quel poco che basta.

Ingredienti per 5 persone:
– 200 g di pane per canederli

– 150 g di speck di Asiago (3 fette dello spessore di 3/4 mm)

– un quarto di litro di latte

– 4 uova

– una manciata di cubetti di Asiago fresco d.o.p.

– 3/4 cucchiai di farina

– un mazzetto di erba cipollina

– grana grattugiato

– sale e pepe q.b.

– brodo di carne

– burro

Fare i canederli richiede un po’ di pazienza per preparare il pane: più i cubetti sono piccoli, migliore sarà il risultato. Se trovate quindi il pane già pronto, approfittatene!

Fate intiepidire il latte e versatelo sul pane, dentro a una ciotola capiente. Mescolate per bagnare tutto il pane e lasciate riposare per circa mezzora.

Tagliate a dadini lo speck e finemente l’erba cipollina; sbattete le uova per ottenere un composto omogeneo. Unite tutto al pane, compreso l’Asiago e il grana; aggiungete la farina, salate e mescolate bene.

Con le mani infarinate, formate delle palline: sulla grandezza ognuno ha i suoi gusti…noi le preferiamo della misura di un mandarino, per capirci. Ne sono uscite 18.

Ora lessate i canederli a fuoco lento per 15 minuti in acqua salata o brodo: io allungo un po’ di brodo con l’acqua. Se li volete servire con il brodo, a parte scaldatene un po’. In alternativa, o come bis, potete servirli cosparsi di burro fuso e grana a scaglie.

Il tocco finale è l’erba cipollina e una spolverata di pepe. Di sicuro, se avete bisogno di un confort food, i canederli sono insuperabili 😋.




Archiviato in:Primi piatti

Cosa fare (e cosa mangiare) con i bambini nell’Altopiano di Asiago

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Pensando a quante occasioni di divertimento e di scoperta offre l’Altopiano di Asiago alle famiglie con bambini, vorremmo con questa piccola “raccolta” condividere le nostre esperienze, con qualche suggerimento a proposito di cose buone e sane da mangiare. Ovviamente l’elenco non è esaustivo e non tiene conto della neve (magari scriverò un altro post in inverno!) e soprattutto ogni consiglio è totalmente disinteressato!

Ecco la nostra “Top ten”:

  1. Asiago da Fiaba: sono due week end a maggio durante i quali il centro di Asiago si riempie di personaggi dei cartoni animati e delle favole e vengono offerti laboratori di ogni tipo, spettacoli di danza e teatro, giochi e musica. Tutte le attività sono gratuite e sono sempre ben elencate nel programma che si trova in giro per gli stand o sulla pagina facebook di Asiago da fiaba. Per pranzare, basta organizzarsi per un bel pic-nic al parco Millepini, oppure vi consigliamo una pizza da Tata (questa è la pagina Facebook): l’ambiente è semplice e tipico ma soprattutto la pizza è speciale, digeribile e fatta con ingredienti locali di qualità.Asiago da Fiaba
  2. Villaggio degli Gnomi ad Asiago: è un posto magico dove la fantasia può correre felice nella Natura. L’ingresso è a pagamento ma ne vale la pena: consigliamo anche la visita guidata, per conoscere la storia degli gnomi dell’Altopiano e magari vederne qualcuno in azione. C’è anche un piccolo parco giochi con gonfiabili  e zona pic-nic, ideale per trascorrere un’intera giornata, diversa dal solito. Se volete prendere dell’ottimo formaggio, in zona trovate il caseificio Pennar, dove dovrete tornare, prima di lasciare l’Altopiano, per portarvi a casa la tipica “Tosela”. Trovate tutte le info sul Villaggio degli Gnomi in questo sito.
  3. Val di Nos: poco dopo Asiago, a Gallio, trovate questa valle stretta e quasi pianeggiante, con un bellissimo e fresco bosco, dove sono stati creati due percorsi didattici, a misura di bambino e di passeggino (da montagna). All’inizio dei percorsi c’è una zona pic-nic con dei barbecue e alcuni tavoli: per i papà che hanno voglia di accendere il fuoco consigliamo di passare in centro a Gallio per l’ottima carne della macelleria Finco. A questo link trovate la descrizione dei percorsi: Percorso Didattico-Forestale della Val di Nos.
  4. Cave di Rubbio: nella parte più orientale dell’Altopiano di Asiago, a Rubbio di Bassano del Grappa, in una cava abbandonata, l’artista Toni Zarpellon ha colorato e “abitato” un ambiente grigio e degradato che speriamo continui ad essere mantenuto accessibile. L’ambiente colpisce molto, non solo i bambini; se vi portate del colore, potrete lasciare un vostro disegno nella terza cava, destinata proprio alla fantasia dei visitatori. Tutte le info qui: Cave di Rubbio. Se tornate verso Asiago, vi consigliamo di fermarvi a Malga Verde di Conco, dove troverete del formaggio buonissimo e degli ottimi yogurt, dal sapore veramente naturale.
  5. Forte Interrotto: a nord di Asiago, ben visibile in mezzo al bosco, si trova un forte dal nome ingannevole (scoprirete il perché nei pannelli informativi!). La passeggiata parte da Camporovere e per il primo tratto si può fare in passeggino: noi la consigliamo in autunno, quando il bosco si colora di tante tonalità calde e avvolgenti. La vista dal forte spazia su tutta la conca centrale ed è un ottimo sfondo per un pic-nic rilassante: il pane in Altopiano è fragrante e “si fa magiare” molto volentieri, magari abbinato allo Speck di Asiago, più dolce rispetto a quello alto-atesino e assolutamente da provare. Noi lo troviamo buonissimo da Carlo e Margaret in centro a Gallio. Info sul percorso per il Forte invece le trovate qui.forte interrotto
  6. Valformica: sulla strada che da Asiago porta a Trento, in poco più di mezzora, si trova un ambiente da “alta montagna”, dominato dai larici. In Val Formica si possono scoprire i grandi formicai che danno il nome alla località e con una breve passeggiata si può raggiungere Porta Manazzo e godere di una vista mozzafiato sulla Valsugana e i laghi di Levico e Caldonazzo. Per un pranzo tipico ci si può fermare al Rifugio Larici da Alessio, che dispone di una bella terrazza esterna per godere il sole e l’aria fresca della montagna (siamo a 1.658 metri!).
  7. Sentiero del Silenzio a Campomuletto di Gallio: l’Altopiano di Asiago è stato molto segnato dalla Grande Guerra e questa breve ma intensa passeggiata è stata pensata proprio per non dimenticare i tanti caduti e l’assurdità di qualsiasi conflitto. Ci sono 10 installazioni in un percorso nel bosco che dura circa un’ora: i bambini  non avranno la pazienza di fermarsi e capire o interpretare le opere, ma il susseguirsi di esse e la loro originalità li saprà di sicuro coinvolgere e sarà uno spunto di dialogo in famiglia e con gli amici. Tutto il progetto lo trovate descritto in questo sito: Il Sentiero del Silenzio – Porta della Memoriasentiero del silenzio
  8. Monte Castelgomberto da Malga Slapeur: altra passeggiata ricca di storia, che porta al monumento dedicato al gen. Turba, caduto durante i combattimenti del 1917, e dal quale si ha una vista bellissima sulla Piana di Marcesina. Sulla sommità del monte sono ancora percorribili le trincee e i camminamenti costruiti dagli italiani durante la Grande Guerra, e una serie di pannelli raccontano episodi ed emozioni dei giovani al fronte. La passeggiata parte da Malga Slapeur: per arrivarci si percorre la strada che da Gallio porta alle Melette, svoltando a destra al bivio poco dopo Campomulo. Tappa obbligatoria è l’assaggio del pecorino che producono in malga: non ci sono infatti mucche, ma tante tantissime pecore! Se i bambini sono allenati, dalla malga è possibile percorrere tutto l’anello che porta al Monte Fior: in questo link trovate descritto l’itinerario che si snoda in mezzo alle “Città di roccia”.Pecorino Slapeur
  9. Osservatorio Astrofisico di Asiago. Per i bambini e gli adulti appassionati di astronomia, o anche solo per fare un’attività diversa dal solito, l’Osservatorio propone tante attività, sia di giorno che di sera. Si trovano in questo sito curato da Asiago.it. Vicino all’Osservatorio potete cenare all’Agriturismo Ca’ Sorda ai Pennar: oltre ad un ambiente caldo e accogliente troverete piatti tradizionali ma molto curati, come gli strangolapreti con burro di malga e ricotta affumicata, la zuppa di porcini, il goulash o il piatto del malgaro.osservatorio
  10. Made in Malga: è l’evento più atteso in Altopiano, dove si festeggia il prodotto più tipico e inimitabile, ovvero il formaggio di montagna. Oltre agli assaggi offerti dai produttori (di varie parti d’Italia e non solo) nel centro storico di Asiago, ci sono un sacco di eventi collaterali e dei laboratori pensati per i bambini. Quest’anno la manifestazione si terrà dal 7 al 10 settembre, quindi potete sbirciare il programma qui: Guida. 20160813_194308.jpgAndar per malghe d’estate in Altopiano è sicuramente un’attività che si può fare con i bambini: le strade di accesso sono sterrate o, raramente, asfaltate, e quindi facilmente percorribili con il passeggino. Ci sono poi diverse malghe che vendono il formaggio o che servono da mangiare, ovviamente in modo semplice e genuino. Ve ne posso consigliare qualcuna: Busa Fonda a Gallio, Pusterle a Roana e Malga Larici di Sotto ad Asiago.

Se avete tanti giorni da trascorrere in Altopiano vi consigliamo infine di dare uno sguardo alle attività proposte ai bambini e alle famiglie dal Museo Naturalistico Rigoni: ce ne sono per tutti i gusti, non sono mai troppo impegnative e di sicuro qualcosa da scoprire c’è sempre! Nel sito trovate il programma delle attività, quasi giornaliere!

Dato che … ci ho preso gusto, con questo post inauguriamo una nuova sezione del blog, dedicata ai viaggi con i bambini e alle scoperte “culinarie” che si possono fare, soprattutto nella nostra Italia, sempre ricca di risorse.


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Degustazione nord-sud: Bluedessert con Marsala

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Stasera si degusta! Due sapori forti, pieni e inconfondibili; due prodotti tanto lontani quanto accumunati da una storia di tradizioni e cultura del buono…vi sto raccontando dell’unione di un Marsala semi secco, ricordo della visita alle storiche cantine Florio durante le vacanze in Sicilia, con un formaggio blu erborinato di capra, affinato ai frutti di bosco, scovato a Made in Malga e prodotto a Fonzaso in provincia di Belluno.

Non ci sono tante ricette da fare: vi consiglio solo di provare, se avete l’occasione, un connubio così!

Bluedessert
Cantine Florio


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Zuppa di porcini

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Che sia l’autunno la stagione più generosa? Di certo è la più coccola! Se ne siete convinti come noi, dovete tuffare qualche crostino in una zuppa così, aprire al massimo le narici, liberare le papille gustative e poi andare in letargo felici 😊.

Ingredienti per 6 persone

  • 600 g di Porcini freschi
  • Un paio di cucchiai di farina bianca
  • 2/3 spicchi d’aglio
  • Una manciata di prezzemolo
  • 2 litri circa di brodo vegetale (carota, sedano, cipolla)

Tutto parte da un sacchettino di Porcini appena raccolti, acquistati come ricordo di un week end in montagna (si conservano così in frigorifero per qualche giorno).

Cosa ne facciamo? Una bella  e semplice zuppa!

Per prima cosa  mettete sul fuoco le verdure per il brodo. Poi pulite i funghi, per togliere la terra e le pagliuzze, con un pennellino o un tovagliolo inumidito.

Quindi tagliate i Porcini a fettine e pezzetti.

In una pentola larga ed alta fate insaporire un po’ d’olio evo con l’aglio, quindi togliete quest’ultimo e aggiungete i funghi.

Mescolate continuamente e non appena sono ammorbiditi aggiungete una noce di burro e la farina, quindi il brodo a piacere.

Finché termina la cottura preparate i crostini tagliando del pane a cubetti per poi abbrustolirli in un tegame oliato.

Non resta che regolare di sale e pepe la zuppa e aggiungere del prezzemolo fresco sminuzzato.

Sogni d’oro💤💤

Tagliatelle pioppini e curcuma

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Un piatto veloce e saporito, un ingrediente che fa la differenza e accende il piatto. Provate a dire qual è??!!

Ingredienti per 4 persone:

– 350 g di funghi pioppini freschi

– 500 g di tagliatelle all’uovo fresche

– 1 spicchio d’aglio

– 1 manciata di prezzemolo

– 1 cucchiaino di curcuma in polvere

Pulite i funghi togliendo la terra e la parte finale del gambo. Se è proprio necessario lavateli velocemente sotto l’acqua corrente e asciugateli subito. Tutto questo per non far perdere loro il gusto.

Tagliate solo i più grandi, per il lungo… almeno, a noi piacciono così! Sminuzzate l’aglio e fatelo soffriggere nell’olio evo, quindi aggiungete i funghi e fateli appassire un po’. Salate, pepate e spolverare con la curcuma: se serve bagnate con dell’acqua o brodo vegetale e lasciate cuocere coperti.

Nel frattempo mettete sul fuoco l’acqua per le tagliatelle, che andrete a scolare al dente, per spadellarle con i funghi.

Manca solo dell’abbondante prezzemolo e una noce di burro per completare la ricetta.

Un consiglio: non fate asciugare i funghi, aggiungendo del liquido all’occorrenza, ma teneteli croccanti: è la loro caratteristica!

Torta di ricotta sofficiosa

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Quando la ricotta è buona non ci sono storie da raccontare: solo una ricetta, con qualche ingrediente “di contorno” per una torta proprio bbbuona😋!

Ingredienti:

– una ricottina di Montagna (circa 300 gr)

– 3 uova

– 250 gr di farina 00

– 170 gr di zucchero

– 1 bustina di lievito

– la buccia grattugiata di mezza arancia 

– 60 gr di burro fuso

– mezzo bicchiere di latte

– una manciata di gocce di cioccolato fondente (o di scaglie)

Sbattete le uova con lo zucchero per qualche minuto con la frusta (se usate il robot risparmierete tempo), quindi aggiungere la ricotta, il latte, la farina setacciata con il lievito e l’aroma (arancia o limone grattugiato se preferite).

Terminate con il burro raffreddato e il cioccolato; se l’impasto vi sembra troppo denso aggiustate con il latte: tutto dipende dalla ricotta ovviamente!

Versate in una tortiera imburrata e infarinata e quindi subito in forno caldo, soliti 180 gradi, per circa 40 minuti.

Quando è raffreddata, una spolveratina di zucchero a velo la renderà ancora più…sofficiosa, anche alla vista 😉.

Frittelle con le mele

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Tempo di friggere: per un dolcetto di Carnevale dal sapore leggero e frizzante, queste frittelle con le mele sono perfette!

Ingredienti per circa 6 persone:

– 2 uova

– 70 gr di zucchero 

– 240 gr di farina bianca

– 2 cucchiaini di lievito in polvere per dolci

– 1 pizzico di sale

– 200 ml di latte tiepido

– la buccia grattugiata di un limone

– 2 mele

– cannella in polvere a piacere

– 1 litro di olio di semi di girasole per friggere

Preparare la pastella mescolando tutti gli ingredienti: uova, zucchero, farina setacciata con il lievito, sale, cannella se piace, buccia di limone e infine il latte. Lasciate riposare e nel frattempo sbucciate e tagliate a piccoli pezzetti le mele, irrorandole con il succo di mezzo limone.

In una padella mettete l’olio a scaldare, fino a quasi il bordo: più affondano le frittelle meglio si cuoceranno.

Aggiungete le mele alla pastella e …ora inizia la parte più divertente: friggete le frittelle prendendo l’impasto con un cucchiaio. Deve essere abbastanza liquido, quindi aiutatevi con un altro cucchiaio.

Fate in modo che la temperatura dell’olio rimanga costante, cuocendo 6-7 Frittelle alla volta: giratele per farle dorare e lasciatele asciugare su un piatto ricoperto di carta assorbente. Spolverizzate con dello zucchero a velo e servite, sia calde che a temperatura ambiente.

Crema di ceci con zucca e curcuma

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Le mie bimbe sono andate a sciare: preparerò per loro una zuppa nutriente, salutare e completa…una carica di energia, il mio modo per coccolarle!

Ingredienti per 5 persone:

– 300 gr di ceci secchi

– 600 gr di zucca

– curcuma a piacere

– mezza cipolla

Lessate i ceci, che avrete messo in ammollo la sera prima, per un’ora in acqua salata.Fate soffriggere mezza cipolla tagliata sottile nell’olio evo, fino a quando diventa trasparente, quindi aggiungete la zucca pulita a piccoli pezzi: quando quest’ultima è ammorbidita aggiungete metà dei ceci, spolverate di pepe e coprite tutto con del brodo. 

Fate cuocere per circa mezzora, fino a quando la zucca si sfalda, quindi frullate il tutto e aggiungete i ceci interi. Spolverate con la curcuma e fate insaporire ancora a piacere, dosando il brodo fino a raggiungere la cremosità che preferite.

Potete servire la zuppa con dei crostini di pane, abbrustoliti in padella con un filo d’olio.

Calda, dolce ma anche piena di vita.

Buona zuppa!

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